Una volta ero una credente fervorosa ma ricordo che il primo dubbio sulla religione l'ho avuto proprio dopo aver letto la dichiarazione del papa sulle sculacciate. Da lì ho messo in discussione tutto il resto e adesso sono felicemente atea.
Il problema è che abbiamo un uomo, il papa, che fa passare la sua opinione per volontà di dio, influenzando milioni di persone rendendosi colpevole e complice della sofferenza di moltissimi bambini.
Il papa infatti leggittimizza le botte e le fa passare come un qualcosa di bello, innocuo e necessario.Da' di fatto una giustificazione morale alle punizioni corporali.
Penso che lui abbia parlato con leggerezza e superficialità di un tema importante di cui non sa niente ( non ha figli ne conoscenze pedagogiche) completamente ignaro ( nella sua arroganza) degli effetti negativi delle sue parole sul modo di crescere i bambini.
Può sembrare esagerato ma io ricordo ancora le frustate che mio fratello prendeva da mio padre che aveva letto Don Bosco e che per questo riteneva inaccettabile la piccola bugia che credeva che mio fratello avesse detto( Don Bosco da la colpa delle bugie alla mancanza di carattere dei bambini e le condanna moralmente in modo deciso. In altri parti giustifica gli schiaffi purché non vengano dati in preda alla rabbia, ritiene anche che la privazione dell'affetto sia un ottimo modo per ottenere l'ubbidienza dei bambini).
Quindi sì le parole non sono prive di conseguenze e possono produrre grandi cambiamenti nel modo in cui i genitori educano, Bisogna esserne coscienti ed essere umili non parlando con leggerezza e solo per il gusto di farlo.
Il papa non ha fatto questo,
I cattolici sono di loro molto negativi e punitivi ma, se il papa parlasse diversamente, si potrebbe attenuare la percezione negativa del bambino visto come un essere dispotico, cattivo e meritevole di castighi. Si potrebbe interrompere la catena dell'abuso.
Purtroppo non è così e i cattolici sono i primi a schierarsi con chi picchia i figli , giustificandoli.
Tempo fa una maestra d'asilo fu arrestata per aver picchiato i bambini, uno di questi piccoli per il terrore della maestra iniziò ad urinarsi addosso la notte ed ad avere dei tic. Il prete locale invece sostenne la donna, "perchè uno schiaffo può sempre scappare", aiutandola , con la sua influenza, a riavere il suo posto.
Un altro prete di strada giustifica le sculacciate per ribadire le regole dette e ridette più volte.
Penso che la posizione della chiesa sia chiara.
Si può solo sperare che il progresso, l'informazione e il cambio delle leggi faccia il suo lavoro e aiuti i genitori a prendere consapevolezza e abbandonare la violenza.