27 Gennaio, Giornata della Memoria
Abbiamo deciso di dedicare il layout del nostro sito quale doveroso tributo a tutti quei bambini a cui non è stato tolto solo il sorriso, ma la vita intera, da parte di coloro che fecero dell'odio il personale mezzo di perpetrare il male a loro volta subìto.
I sorridenti bambini nelle foto non sono bambini di oggi. Sono bambini di quasi 70 anni fa, bambini che non sono mai diventati grandi. È a loro che vogliamo dedicare il nostro pensiero e il nostro impegno affinché il giorno della Memoria diventi un mezzo perché il messaggio che abbiamo condensato nell’imperativo “non togliermi il sorriso” non cada nell’oblìo: nella speranza che un giorno più nessun bambino, in nessuna parte del mondo, debba essere costretto a subire torture e violenze da uomini trasformati in mostri.
Coloro che li hanno uccisi probabilmente somigliavano in maniera sorprendente, quando a loro volta erano bambini, ai piccoli di queste foto: gli stessi occhioni fiduciosi, gli stessi faccini tondeggianti, capigliature e abiti secondo la stessa foggia e lo stesso sorriso che tende a fare capolino malgrado l'aridità circostante, come l'erba tra il cemento.
Che cosa può averli mutati dunque in freddi assassini, in torturatori spietati? Purtroppo l'insegnamento ricevuto da bambini, ossia che non esiste pietà, che non c'è amore o compassione per le creature più piccole e più deboli, che determinate caratteristiche naturali umane sono invece da aborrire e cancellare con ogni mezzo.
27 Gennaio, Giornata della Memoria.
Anne Frank
"L’educazione a una durezza insensata costringe a soffocare “senza pietà” nel Sé ogni forma di debolezza (inclusi emotività, lacrime, compassione, capacità di immedesimarsi in sé stessi e negli altri, sentimenti di impotenza, paura e disperazione). Per facilitare tale lotta da condursi nel proprio intimo contro questi impulsi umani, ai cittadini del Terzo reich viene offerto un oggetto da considerare carico di tutte le qualità aborrite (perché proibite nell’infanzia, e dunque pericolose): il popolo ebraico. Un cosiddetto “ariano” poteva considerarsi puro, gagliardo, limpido, buono, privo di ambivalenze e moralmente a posto, libro dagli impulsi emotivi “cattivi” perché deboli e incontrollati, a patto che tutte le intime paure che lo tormentavano sin dai tempi dell’infanzia dovessero e potessero essere ascritte agli ebrei, e in loro tornassero inesorabilmente ad essere sempre da capo combattute in modo collettivo."
"Non è possibile che persone dotate di una certa sensibilità si lascino improvvisamente trasformare in massacratori. Ma gli uomini e le donne incaricati di attuare la “soluzione finale” non trovarono alcun ostacolo nei propri sentimenti, dato che erano stati educati sin dalla culla a non avvertire i propri impulsi emotivi, ma a vivere i desideri dei loro genitori come se fossero i propri.
Si trattava di persone che nella loro infanzia erano state fiere di essere dei duri e di non piangere mai, di adempiere “con gioia” tutti i propri doveri; di non sapere che cos’era la paura, ossia in sostanza di non avere una vita interiore”
Brani tratti da "La persecuzione del bambino. Le radici della violenza", di Alice Miller.
Chiudiamo il nostro contributo alla giornata della Memoria pubblicando l'elenco dei diritti fondamentali dei bambini così come li ha formulati Janus Korczak, che vi ricordiamo, nonostante l'offerta dei nazisti di mettersi in salvo, decise di restare con i "suoi" bambini (196 orfani del ghetto), deportati nel campo di sterminio di Treblinka, da cui non fece più ritorno. La sua testimonianza di vita ed il suo pensiero hanno sicuramente lasciato un segno nelle coscienze: la convenzione dei diritti del bambino è nata proprio nella sua Polonia.
Il bambino ha il diritto:
- all’amore (“Amare i bambini, non solo il vostro”)
- al rispetto alle migliori condizioni per la sua crescita e sviluppo (“Domandiamo che sia soppressa la fame, il freddo, l’umidità, gli odori nauseanti e la sovrappopolazione”)
- di vivere nel presente (“I bambini non sono persone del domani ma di oggi”)
- di essere se stesso/se stessa
- all’errore (“Rinunciamo al desiderio illusorio d’avere dei bambini perfetti”)
- di avere dei segreti
- di essere preso sul serio (“Chi domanda ad un bambino la sua opinione o consenso?”)
- di essere apprezzato per quello che è
- di desiderare, reclamare e domandare
- ad una bugia, una burla e un derubare occasionalmente
- che si rispettino i suoi beni e il suo budget (“Ognuno ha il diritto di far rispettare la propria proprietà anche se di poca importanza o valore”)
- ad avere un’educazione
- di resistere alle influenze educative che entrano in conflitto con le sue credenze
- di protestare contro un ingiustizia (“Per evitare un despotismo”)
- di avere un Tribunale dei bambini dove può giudicare ed essere giudicato dai suoi simili
- di essere difeso da un sistema di giustizia specializzato nell’infanzia (“Il bambino delinquente è ancora un bambino…”)
- di morire (“Il profondo amore di una madre verso il proprio figlio deve lasciare al bambino il diritto di morire prematuramente…”)
Nota circa le fotografie utilizzate per questo omaggio: Tutte le immagini provengono dal web, da siti che non ne rivendicano i diritti; chiunque ne rivendicasse i diritti può scriverci, in tal caso provvederemo immediatamente a toglierle.
A cura della Redazione di NTIS