Così come la nostra identità è attorniata da ferite emotive, possiamo anche portare in noi delle ferite che assediano la libertà e la vitalità del gioco. Non si tratta necessariamente del fatto di essere stati feriti nel corso dei nostri giochi infantili, ma del fatto che noi, nell’età adulta, siamo venuti associando quei giochi con le ripulse precoci, la solitudine, e la paura di indegnità che ne è derivata, la perdita dell’amore e del senso di appartenenza.
"In realtà ogni bambino ha una certa dose di aggressività che gli serve nella lotta per la vita. L'esagerato spirito di aggressività mostrato dai bambini non liberi è un modo di reagire all'odio che viene usato nei loro confronti". (A.S. Neill)