Un buon padre sa attendere e sa perdonare, dal profondo del cuore. Certo sa anche correggere con fermezza. Non è un padre debole, arrendevole, sentimentale. Il padre sa correggere, senza avvilire. È lo stesso che sa proteggere senza risparmiarsi. Una volta ho sentito, in una riunione di matrimonio, dire a un papà: «Io, ma alcune volte devo picchiare un po’ ai figli, ma mai in faccia per non avvilirli». Che bello, ha senso della dignità. Deve punire, lo fa giusto e va avanti.
"La violenza sui figli ha esattamente le stesse conseguenze di quella esercitata sugli adulti: a breve termine crea ansietà, sfiducia e senso di colpa; poi calo di autostima, rabbia e violenza a sua volta". (J. Juul)