È adorabile a tre anni, con quel ciuffo di riccioli marroni e grandi occhi blu. Ha appena scoperto cosa sono le tasche. Allunga la manina, afferra un piccolo oggetto su un ripiano e lo tiene in mano, sopra la tasca. Studia un po’ l’oggetto e poi lo lascia cadere nella tasca. Plop! Con un risolino di soddisfazione. Infila la mano nella tasca per provare ancora. Ma questo sta succedendo in un negozio e l’oggetto che ha in mano, da 25 centesimi, non è stato pagato.
"I capricci sono etichette sociali che si danno ai bisogni e noi pensiamo che sia importante rispondere a questi ultimi non usando sistemi di condizionamento (ricompense o punizioni), ma mettendoci in ascolto dell'emozione" (Un papà)