Genitori partendo dal cuore

Come comportarsi con la nostra bimba di due anni quando strappa di mano i giocattoli al suo amichetto? Cosa dire a un quattrenne che si rifiuta di far usare lo scivolo agli altri bambini? Come parlare a un adolescente che, per l'ennesima volta, non ha svolto i lavori di casa? Come possiamo proteggere i nostri bambini quando le scelte che fanno mettono in pericolo la loro incolumità? Quali risorse ci potrebbero aiutare a lavorare con la nostra rabbia, con la frustrazione o con il dolore nel momento in cui la comunicazione con i nostri figli ci sembrerà tesa o inesistente?

In quanto genitori, dobbiamo continuamente confrontarci con situazioni del genere. Moltiplicate i bambini e le sfide aumentano. Aggiungete la pressione del lavoro (o della disoccupazione), il denaro (o la sua mancanza), il tempo, le relazioni e altri impegni e il vaso trabocca. Inoltre, per alcuni esistono le difficoltà legate al dover allevare figli da soli, senza un partner, una famiglia allargata o una comunità.

Senza contare una miriade di sfide aggiuntive che molti si trovano ad affrontare. Non c'è da meravigliarsi che i genitori cerchino ardentemente sostegno, consigli, aiuto. Tuttavia quando ricorriamo a libri per genitori o a esperti, l'indicazione che riceviamo è spesso contraddittoria e può non essere in linea con i nostri valori e le nostre speranze per i figli e la famiglia. Persino quando troviamo davvero un'idea che vogliamo sperimentare, modificare le abitudini e gli schemi può rivelarsi una grande sfida in sé stessa.

In questo opuscolo presento ai genitori e a tutti coloro che hanno a che fare con i bambini una breve introduzione a come la Comunicazione Nonviolenta SM (CNV) possa aiutare i genitori in maniera pratica ed immediata. In particolare, spero di venire incontro al desiderio dei genitori di instaurare una connessione più profonda con se stessi, con i partner e con i figli, nonché al desiderio di contribuire attraverso il nostro essere genitori a promuovere la pace nel mondo. Il tipo di approccio descritto, come vedrete, va oltre soluzioni immediate e approda nel regno della trasformazione personale e sociale.

Questo opuscolo esplora una serie di temi e situazioni e presenta dieci esercizi che vi aiuteranno a mettere in pratica quanto andrete ad apprendere man mano che cambierete o adatterete il vostro approccio come genitori. Tuttavia è chiaro che non rappresenta un'esplorazione a tutto campo della CNV legata all’essere genitori.

Non tocco molti dei temi emersi nel corso dei miei workshop e corsi e sulla mailing list NVC-parenting [yahoo, NdT] nonché nella mia vita personale. Spero comunque che quello di cui parlo sia abbastanza pratico da offrirvi qualche strumento concreto per approfondire la connessione con i vostri figli e abbastanza stimolante da incoraggiarvi a saperne sempre di più. Se sceglierete di mettere in pratica queste idee ed esse porteranno dei cambiamenti nella vostra vita familiare,mi piacerebbe venirne a conoscenza.

Per una recensione dei punti base e altre informazioni sulla CNV, guardate il retro di copertina di questo opuscolo.

Potere "su" rispetto a potere "con"

Quando i genitori chiedono ai loro figli di fare qualcosa che questi non vogliono fare, c'è spesso la tentazione di forzare l'ubbidienza dei bambini usando l'enorme potere fisico, emotivo e pratico che gli adulti hanno su di loro (per pratico intendo che gli adulti hanno molto più accesso alle risorse della società e maggior controllo sul corso delle loro vite e su quelle dei loro figli). Tuttavia sono convinta che cercare di forzare un bambino a fare qualcosa che non vuole fare, non funzioni efficacemente a breve termine, né venga incontro ai bisogni a lungo termine della famiglia stessa. (L'unica eccezione si ha quando ci troviamo di fronte a una minaccia alla salute o all'integrità, nel qual caso la CNV suggerisce l'utilizzo di forza protettiva, non punitiva). Nella CNV usiamo l'espressione potere "su" per indicare l'uso del potere che rinforza quello che noi vogliamo, in contrasto con l'uso del potere per venire incontro ai bisogni di tutti, indicato con l'espressione "potere con".

Maria, un genitore che ha letto alcuni dei miei articoli, mi ha posto una domanda che fa riferimento diretto alla tentazione di usare il controllo che abbiamo sulle risorse per influenzare il comportamento di un bambino (nb tutti i nomi sono stati modificati):

Passo le giornate a mercanteggiare con Noel, il mio bambino di due anni, utilizzando il metodo delle ricompense e delle conseguenze [rewards and consequences nel testo originale, premi e punizioni - NdT] e qualche volta mi sembra proprio che funzioni. Almeno, lui fa quello che voglio, come ad esempio mangiare il cibo che ha nel piatto. Tuttavia non mi sento a mio agio in questo modo. Ci sono problemi con ricompense e conseguenze se funzionano?

Io credo davvero che ci siano problemi con ricompense e conseguenze [premi e punizioni], poiché nel lungo periodo raramente funzionano nella maniera che speriamo. Penso di fatto che sia probabile che falliscano. Marshall Rosenberg esplora questo punto rivolgendo ai genitori due domande: "Cosa vuoi che faccia tuo figlio?" e "Quali vuoi che siano le ragioni per le quali tuo figlio faccia quello che vuoi che faccia?". E' molto raro che i genitori vogliano che i figli facciano qualcosa per paura delle conseguenze, per senso di colpa, vergogna, obbligo o persino desiderio di essere premiati.

In questo contesto, quando sento i genitori - o esperti di genitorialità  - dire che le conseguenze sono efficaci, mi chiedo spesso che cosa intendano. Credo che "efficace" di solito significhi che i genitori ottengono obbedienza dai bambini - che i bambini fanno quello che i genitori gli chiedono di fare - almeno per un po'. Sia il fine (l'obbedienza) che i mezzi (le ricompense e le conseguenze) hanno un prezzo. Non solo comportano paura, colpa, vergogna, obbligo o desiderio di premi, sono spesso accompagnati da rabbia o risentimento. E poiché ricompense e le conseguenze sono motivazioni estrinseche, i bambini diventano dipendenti da esse e perdono il contatto con la propria motivazione intrinseca a venire incontro ai bisogni personali e altrui.

Credo che la motivazione intrinseca più potente e gioiosa che gli esseri umani possiedono per intraprendere un'azione sia il desiderio di venire incontro ai bisogni propri ed altrui. Sia gli adulti che i bambini agiscono spinti da questa motivazione intrinseca quando si sentono genuinamente connessi a loro stessi e reciprocamente, quando hanno la certezza che i loro bisogni vengono presi in considerazione dagli altri e quando sperimentano la libertà di scegliere nel contribuire all'altro.

Se vogliamo che i nostri figli sperimentino la motivazione intrinseca nel fare quanto gli chiediamo, possiamo spostare l'attenzione dall'autorità  e dalla disciplina e andare verso il porgere la maggior attenzione possibile ai bisogni a lungo termine di ciascuno. Questo può richiedere più tempo al momento perché significa andare oltre il problema presente e ricordarsi cosa ha più importanza nel cosiddetto grande disegno. Ma vale la pena fare questa fatica. Alla lunga distanza, le famiglie possono fare esperienza di una connessione più profonda, di fiducia e armonia e i bambini possono apprendere possenti abilità vitali.

Anziché premi e punizioni, la CNV offre tre passi iniziali per connettersi con il prossimo: offrire empatia, esprimere le proprie osservazioni, i propri sentimenti, bisogni e richieste, e connettersi con sé stessi attraverso l’auto-empatia. Nelle successive tre sezioni, analizzerò ognuna di queste tre opzioni facendo riferimento alla domanda postami da Maria.



Questo articolo rappresenta il primo capitolo dell'opuscolo Parenting from Your Heart: Sharing the Gifts of Compassion, Connection, and Choice di Inbal Kashtan, pubblicato da Puddle Dancer Press.

Per uleriori informazioni si veda la Marshall Rosenberg Library e il Center for Nonviolent Communication.

Ristampato col permesso dell'autrice. Copyright © 2003 Inbal Kashtan.

 

 

 

Info
Scritto da: 
Inbal Kashtan, CNVC Certified Trainer
Traduzione: 
Foglievive
Revisione: 
Melissa, CaterinaC, Chiara Pagliarini